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Credito di imposta per la banda larga nelle PMI

Bonus digitale e bonus libri con credito d’imposta

Il 24 dicembre 2013 è entrato in vigore il c.d. decreto “Destinazione Italia” (DL 23 dicembre 2013 n. 145), contenente, tra l’altro, le agevolazioni fiscali volte ad incentivare la connettività digitale e il settore dell’editoria cartacea. Il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale presenta, una diversa formulazione rispetto alla bozza circolata subito dopo il Consiglio dei Ministri del 13 dicembre 2013.

Il decreto prevede il riconoscimento: 

·      per il triennio 2014-2016, di una detrazione di imposta del 65% delle spese documentate e sostenute, da parte di PMI e loro consorzi, entro il 31 dicembre di ciascun anno, in relazione a interventi di rete fissa e mobile che consentano l’attivazione dei servizi di connettività digitale con capacità uguale o superiore a 30 Mbps, fino a un valore massimo della detrazione di 20.000 euro; di una detrazione IRPEF/IRES, in relazione all’acquisto di libri muniti di codice ISBN, nella misura del 19% della spesa effettuatanel corso dell’anno solare per un importo massimo, per ciascun soggetto, di 2.000 euro, di cui 1.000 euro per i libri di testo scolastici ed universitari e 1.000 euro per tutte le altre pubblicazioni.

Ora, con gli artt. 6 comma 10 e 9 del DL 145/2013, è disposta, in entrambi i casi, l’istituzione di un credito di imposta nell’ambito di un apposito Programma Operativo Nazionale relativo alla programmazione dei fondi strutturali comunitari 2014-2020, previa verifica della coerenza con le linee di intervento in essa previste e a seguito dell’approvazione della Commissione europea. La misura massima di entrambi gli interventi è stabilita nell’ammontare di 50 milioni di euro a valere sulla suddetta proposta nazionale.
Con apposito Decreto Ministeriale saranno poi definite le modalità operative e la decorrenza delle agevolazioni, le quali potranno essere fruite fino al 2016.

Restano ferme le modalità di applicazione soggettiva e oggettiva delle misure in esame.
Potranno, infatti, accedere al c.d. bonus digitale le “PMI” e i “consorzi da reti di piccole e medie imprese”, in relazione agli interventi di rete fissa e mobile che consentano l’attivazione dei servizi di connettività digitale con capacità uguale o superiore a 30 Mbps.

Con riguardo all’importo di tale agevolazione, la norma prevede che il credito d’imposta sia riconosciuto “nella percentuale del 65% degli importi rimasti a carico del contribuente, fino a un valore massimo di 20.000 euro”.


Parallelamente, assume natura di credito di imposta, sui redditi delle persone fisiche e giuridiche, anche il c.d. bonus libri, riconosciuto in misura pari al 19% della spesa effettuata nel corso dell’anno solare per un importo massimo, per ciascun soggetto, di 2000 euro, di cui 1000 euro per i libri di testo scolastici ed universitari e 1000 euro per tutte le altre pubblicazioni. A tal fine, il consumatore finale deve essere munito di idonea documentazione fiscale rilasciata dal venditore. Tale documentazione, con molta probabilità, dovrà essere supportata da uno scontrino “parlante”, quindi, con l’indicazione del nome e cognome di chi sta acquistando, codice fiscale, partita IVA e i dettagli dei titoli che si stanno comprando, come quelli emessi dalle farmacie. Le librerie, altrimenti, potranno emettere una regolare fattura intestata.

Si evidenzia che, come nella bozza originaria, la misura esclude gli acquisti di libri in formato digitale (e-book) o comunque già deducibili nella determinazione dei singoli redditi che concorrono a formare il reddito complessivo.

Con riferimento ad entrambe le agevolazioni previste, il decreto stabilisce che il credito d’imposta debba essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel corso del quale il beneficio è maturato. Le istruzioni ai modelli di dichiarazione dovranno, quindi, fornire ulteriori indicazioni in merito alla segnalazione del credito nel quadro RU.



 
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